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Come sbiancare i tuoi denti in modo naturale: con la curcuma ma non solo

Come sbiancare i tuoi denti in modo naturale: con la curcuma ma non solo

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La curcuma è una pianta indiana della famiglia delle zingiberaceae, le cui polveri sono molto utilizzate in campo alimentare e officinale. Oggi in cucina la si può usare pura (si dice “assoluta”) oppure in abbinamento al curry, ma la medicina cinese e la tradizione ayurvedica ne conoscono le potenzialità da moltissimo tempo. Per esempio, sembra che la curcuma sia utile per contrastare i tumori e sono accertate le sue proprietà antiossidanti e cicatrizzanti. Inoltre è utile contro il colesterolo, come antinfiammatorio, come antispasmodico e come disinfettante dei muscoli dell’apparato gastrointestinale.

Come possiamo sfruttare un tale portento della natura per migliorare i nostri denti? È molto semplice, nelle prossime pagine scopriremo passo passo come procedere in questo trattamento per i vostri denti e, inoltre, illustreremo altri interessanti metodi sempre naturali per pulire e sbiancare i denti senza rovinarli.

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La polvere di curcuma è spesso usata per sbiancare la pelle e può allo stesso modo essere usata per sbiancare i denti. Quali ingredienti vi servono? Eccoli:
4 cucchiai di polvere della radice di curcuma + 2 cucchiai di bicarbonato di sodio + 2 e ½ cucchiai di olio di cocco. Come mixarli?

Ecco come dovete procedere per realizzare il vostro trattamento. Versate tutti gli ingredienti secchi in una piccola ciotola e mescolateli bene. Aggiungete l’olio di cocco. Utilizzate una forchetta per schiacciare gli eventuali grumi che si sono creati, fino a ottenere una pasta arancione uniforma e spessa. Le quantità degli ingredienti che avete usato sono ottime per circa 20 impieghi.

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A questo punto potete fare come il ragazzo nella foto: bere questo intruglio, resistere a un eventuale primo impatto sgradevole e poi iniziare a fregare. Fregate per qualche minuto, senza calcare troppo né sui denti né sulle gengive. Assicuratevi solo di utilizzare due precauzioni. Lo spazzolino che utilizzate per il trattamento andrà poi cambiato, perché le setole diventeranno completamente gialle. Fate attenzione anche a non macchiarvi i vestiti e il mento: non c’è nulla che non si possa togliere, ma può essere noioso doverlo fare.

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Se ogni volta che lavate i denti sentite la bocca e le gengive molto più sensibili (al caldo e al freddo, all’aria, etc…) significa che lo smalto dei vostri denti sta diventando troppo sottile. In questo caso è bene che non eseguiate questo tipo di trattamento, ma potete sfruttare uno degli altri rimedi naturali per sbiancare i denti che vi illustriamo nelle prossime pagine.

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5) Fragola

Per chi ha denti veramente molto sensibili, il consiglio può essere quello di usare una fragola non troppo matura. Tagliatela a metà e poi fregatela delicatamente sui denti, insistendo sulle zone più macchiate. La lieve acidità della fragola vi aiuterà a combattere gli accumuli di pigmenti che le bevande scure hanno fatto sedimentare sui vostri denti. Attenzione a non usare questo rimedio più di 2 volte al mese. 

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4) Aceto di mele

Un altro rimedio molto interessante e molto poco conosciuto, nonostante la sua semplicità, è l’aceto di mele. Versatene due dita in un bicchiere e bevetelo senza ingoiarlo: trattenetelo in bocca, facendo in modo che tocchi la superficie di tutti i denti, per almeno un minuto. Anche in questo caso l’acidità del liquido è il vero agente sbiancante. Potete utilizzare questo metodo una volta a settimana, ma non di più. 

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3) Foglia di salvia

Anche una foglia fresca di salvia può essere un interessante agente sbiancante. Stendetela sull’indice e, come se fosse uno spazzolino, fatelo scorrere sui denti con movimenti lenti e rotatori. Oppure potete scegliere anche un’altra strada: la spezzate in piccoli pezzettini e la mescolate al dentifricio. La salvia è un ottimo complemento per la vostra igiene orale, perché è ricca di sostanze disinfettanti, utili a proteggere le gengive e migliorare l’alito pesante. Ma, soprattutto, rispetta lo smalto dei denti, rendendolo liscio e lucente. Potete eseguire questo trattamento anche 2 o 3 volte alla settimana. 

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2) Albero di araak

Questo trattamento ha un sapore esotico, quello del ramoscello dell’albero di araak, un vegetale molto diffuso in Medio Oriente. Che farci con questo ramoscello? Anzitutto ve lo procurate: in farmacia si trova con il nome di siwak. Una volta recuperato, ve lo passate su denti e gengive come se fosse uno spazzolino (e con delicatezza). L’albero di araak contiene fluoro, silicio e vitamina C più altre sostanze detergenti, astringenti e antibatteriche. Vi sono inoltre tracce di enzimi che prevengono la formazione della placca. Quanto alla frequenza di uso: potete impiegarlo più volte alla settimana, senza problemi. 
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1) Olio di Oliva

Chi si ritrova con dei denti veramente sensibilissimi ma ha comunque necessità di sbiancarli, la soluzione ideale è l’olio d’oliva. Come l’olio d’oliva? Ebbene sì. Prima di iniziare dovete dotarvi di una garzina sterile e versarvi sopra qualche goccia di olio: a questo punto potete passarla sui denti con movimenti circolari. La bassissima acidità dell’olio vi aiuta a contrastare le macchie sui denti senza andare a intaccarne lo smalto. Attenzione alla frequenza: questo trattamento può essere eseguito non più di una volta alla settimana.

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