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Mente e malattie: un rapporto di causa-effetto

Mente e malattie: un rapporto di causa-effetto

malattie psicosomatiche

La mente è spesso la maggiore responsabile dei nostri malanni, più di quanto possiamo immaginare. Lo afferma lo psicoterapeuta Marco Pacori nel suo nuovo libro, Il linguaggio segreto dei sintomi. Le emozioni, i pensieri e gli stati d’animo possono infatti farci ammalare, anche in maniera seria. Mente e corpo sono direttamente collegati e comunicano grazie a una fitta rete di mediatori chimici, i neuropeptidi. Sottoposto a forte stress, il corpo si ammala e gli organi più deboli ne fanno le spese.

Ricercare le cause del problema

Spesso non serve un medico per capire l’origine dei nostri problemi di salute. In molti casi, la risposta è già dentro di noi. Come trovarla? Per prima cosa, è necessario cercar di risalire al momento in cui il problema è nato, ripensando ai mesi precedenti, agli eventuali traumi o stress subiti. Tornando al presente, occorre chiedersi poi se ci siano situazioni, persone o ambienti capaci di peggiorare il disturbo in questione. Da non tralasciare, inoltre, i sogni: è possibile che i sintomi compaiano anche nella nostra mente quando dormiamo. Una buona abitudine, in questi casi, è annotare i propri pensieri e sensazioni, leggendoli prima di dedicarsi a un’attività rilassante. Questa attività favorisce l’elaborazione dell’inconscio e l’individuazione delle cause dei nostri mali.

Caviglie deboli? Segno di instabilità psicologica o affettiva

Esistono tanti esempi in grado di mettere in risalto il rapporto causa-effetto tra mente e corpo. Uno di questi, è la relazione tra caviglie fragili e condizione emotiva. La facilità con la quale alcune persone incorrono in distorsioni può essere segno di instabilità psicologica o affettiva, oppure di un rapporto difficile con la realtà. I piedi e le caviglie, infatti, sono le radici del nostro corpo: più si vive nella mente, minore risulterà la stabilità del corpo. I traumi, l’usura e le posture sbagliate sono soltanto un punto di partenza: sono soprattutto i nostri atteggiamenti e le nostre emozioni a favorire questi incidenti fisici.

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