Il caffè è una bevanda energizzante che aiuta a tenere viva l’attenzione, ma la scienza ha sempre dibattuto sulla questione. Spesso la bevanda nera è stata demonizzata, altrettanto spesso rivalutata come rimedio per prevenire tumori e malattie cardiache. Il caffè decaffeinato però, può dirsi ugualmente positivo per la salute? Qui, la questione si fa più spinosa.
Il caffè decaffeinato fa bene o male alla salute?
La miscela alternativa alla bevanda nera è stata scoperta nel 1900, quando Ludwig Roselius capì che il sale rimuoveva la caffeina dai chicchi di caffè. A questo punto, cominciò la sua commercializzazione, ma per rimuovere la caffeina veniva usato il benzene.
Questa sostanza, che oggi è molto conosciuta, è altamente dannosa e, alla lunga, può portare all’insorgere di cancro, malattie del sangue e disturbi fetali se si è in gravidanza. Attualmente, ci sono metodi alternativi per decaffeinare il caffè ma esistono in commercio anche prodotti che utilizzano sostanze chimiche molto nocive. La bevanda nera alternativa non è, dunque, dannosa di per sé. Dipende dal metodo di decaffeinizzazione.
Caffè decaffeinato: qual è il metodo di decaffeinizzazione sicuro oggi
Il metodo di decaffeinizzazione più sicuro, usato oggi, è quello con l’anidride carbonica liquida e l’acqua. Questo sistema non fa uso di solventi chimici dannosi, e non riserva rischi per la propria salute. Va però inteso che questo metodo è più costoso e lungo da mettere in atto e, dunque, è riservato ai prodotti di fascia alta.
Se si vuole comprare un caffè decaffeinato di buona qualità, è necessario evitare i prodotti da supermercato poco costosi e optare per prodotti biologici. Altrimenti, oggi una valida alternativa al caffè normale è rappresentata dal ginseng o dalla moringa che hanno proprietà energizzanti, ma non comportano rischi per la salute.
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