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Mastectomia: più sopravvivenza per le donne che non la fanno

Mastectomia: più sopravvivenza per le donne che non la fanno

Il tumore al seno è oggi uno dei più diffusi fra le donne e la mastectomia è una delle operazioni maggiormente adottate per prevenire lo sviluppo di tale tumore. Oltre ad essere un efficace metodo di prevenzione per tutte coloro che presentano un elevato rischio di contrarre la malattia, è necessaria per le donne già colpite dal tumore per eliminarlo del tutto. Infatti, che il tumore sia in pieno sviluppo o in fase iniziale, è un operazione alla quale decidono di sottoporsi molte donne. Gli interventi sono cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni, pur non dando piene certezze di sopravvivenza. Da un recente studio sembra che effettuare un intervento chirurgico conservativo dia più possibilità di sopravvivenza rispetto ad uno invasivo come la mastectomia.

Lo studio

Lo studio ha preso in esame 130mila pazienti diventando così il più grande mai realizzato. Si è osservato che le donne alle quali è stato diagnosticato un tumore al seno almeno un terzo in più di probabilità di sopravvivenza rimuovendo solo il nodulo, piuttosto che l’intera mammella. Quello proposto è un intervento meno invasivo, ma molti chirurghi temono che la rimozione esclusiva del tumore possa lasciare delle cellule cancerose in atto, ed in futuro causare altri tumori. Un ultimo studio ha mostrato l’efficacia di questo trattamento specifico, in quanto il trattamento di radioterapia successivo all’operazione elimina tutte le cellule cancerose residue. Un’ultima osservazione riguarda il tasso di sopravvivenza: esso è variabile a seconda dall’età delle donne sottoposte all’intervento. Più si è giovani e maggiori sono le percentuali di sopravvivenza di questa operazione rispetto alla mastectomia.

Mastectomia e non solo

La mastectomia è senza dubbio l’intervento al quale decidono di sottoporsi la maggior parte delle donne colpite da un tumore al seno, ma non è l’unica operazione efficace. Oltre alla mastectomia completa infatti è possibile intervenire con una terapia conservativa che comporta la sola rimozione del nodulo. Questa è stata reputata molto efficace, ma dipende da diversi fattori quali lo stadio della malattia o la possibilità del paziente di svolgere la radioterapia, legata alla salute fisica. Per i pazienti che rischiano di subire gli effetti collaterali delle procedure della rimozione del nodulo infatti si consiglia ancora la prima opzione, ovvero la mastectomia.