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Dormire poco durante la notte aumenta la fame il giorno dopo

Dormire poco durante la notte aumenta la fame il giorno dopo

Per chi è solito passare notti insonni arriva una cattiva notizia dalla rivista European Journal of Clinical Nutrition, la quale ha svolto uno studio per cercare di capire il numero esatto di calorie in eccesso consumate durante il sonno. È stato osservato già in passato che meno si dorme durante la notte, più si ha fame il giorno seguente. Avere un sonno adeguato e continuo, così come una sana alimentazione e un regolare esercizio fisico, è ormai molto importante per avere un peso corretto. La mancanza di sonno è stata infatti collegata all’obesità e al diabete di tipo 2. Ora bisogna capire quante calorie vengono effettivamente assunte in più.

Altri studi provano questa teoria

Gli studi dell’European Journal non sono l’unica prova a sostegno di questa tesi, anche l’Università del Nebraska ha pubblicato sul Journal of Health Psychology un articolo che supporta questa ipotesi. Sembra che basti una sola notte insonne per sentire i primi effetti. L’ormone che controlla l’appetito viene intaccato aumentando lo stress e porta ad aumentare il desiderio di cibo per cercare di compensare la mancanza di energia. Si rischia di entrare in un circolo vizioso che in breve porta a far assumere molte più calorie del dovuto. È necessario quindi impegnarsi per dormire almeno 7-8 ore continue durante la notte.

L’obesità, un grave problema

L’obesità è senza dubbio uno dei disturbi alimentari maggiormente diffusi nel mondo e in quanto tale non va assolutamente sottovalutato. I rischi che si corrono seguendo una cattiva alimentazione sono tanti. I soggetti sovrappeso registrano alti livelli di colesterolo e hanno problemi quali il cancro all’intestino crasso e malattie cardiache. Le cause principali, oltre alle basi genetiche, sono l’eccessiva assunzione di grassi e uno stile di vita sedentario. Per evitare questo problema è necessario prima di tutto ridurre i grassi, difficili da smaltire, a favore di sostanze nutrienti, e in seguito cercare di stabilizzare l’assunzione di energia con il consumo di quest’ultima.