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Piangere? Fa bene!

Piangere? Fa bene!

Un amore finito, un brutto voto a scuola, un licenziamento, la perdita di una persona cara: nell’immaginario comune, le lacrime sono la manifestazione di un momento di debolezza, tristezza o dolore fisico. Certe emozioni sono in grado di scaturire in noi una reazione molto forte ma anche molto naturale come il pianto, che però ha spesso una connotazione negativa. Piangere è un atto per persone deboli, secondo alcuni, ma la scienza la pensa diversamente: fa bene alla salute. 

pianto

Cosa succede al nostro corpo quando piangiamo

Il pianto è uno degli atti più spontanei e liberatori che il corpo possa provocare: piangendo si liberano due tipi di ormoni, gli oppiacei e l’ossitocina, che agiscono come anestetizzanti naturali, alleviando il dolore. Le lacrime aiutano a eliminare le tossine che si accumulano nell’organismo a causa dello stress. Sebbene il pianto sia spesso la conseguenza di una situazione di malessere, piangere aiuta a sentirsi subito meglio. Trattenere le lacrime è quindi altamente sconsigliato perchè nuoce a tutto l’organismo. In questo modo, infatti, le ansie e le emozioni negative non vengono liberate e, a lungo andare, tutti questi sentimenti rischiano di concentrarsi, scatenando una reazione decisamente peggiore.

I benefici del pianto

Il pianto non fa bene soltanto allo spirito. Le lacrime hanno infatti la capacità di evitare la disidratazione delle membrane mucose degli occhi, lubrificandoli e mantenendoli umidi al punto giusto. Secondo alcuni esperti, se le persone non possedessero la capacità di piangere, la vista verrebbe danneggiata con maggiore facilità. Attraverso le lacrime, che contengono un potente fluido chiamato lisozima, si possono inoltre uccidere velocemente alcuni batteri capaci di provocare piccoli problemi di salute come, ad esempio, il raffreddore. Come se non bastasse, piangere aiuta a eliminare grandi quantità di magnesio, i cui alti livelli possono generare nell’organismo stati di profonda fatica, irritabilità, depressione e ansia.